Comunicato stampa MigrArti 2017

L’Associazione ISOLA QUASSÙD vince anche la seconda edizione del bando MIGRARTI del MIBACT – Giovani siciliani e migranti guidati da professionisti, impegnati in performances, laboratori, attività in scuole, centri di accoglienza, teatri per favorire l’integrazione e lo scambio culturale Evento di apertura mercoledì 12 aprile 2017 alle ore 17,30: ciclofficina Opificio Zeronove in Via Opificio, nel multietnico quartiere San Berillo a Catania con i giovani di Isola Quassùd Liquid Company Il pensiero di Zygmunt Baumann filosofo della “società liquida”, le monumentali opere scultoree sottomarine di Jason De Caires Taylor, una compagnia teatrale composta soprattutto da giovani migranti, il racconto dell’immane tragedia del Mediterraneo che si intreccia con i miti del mare e con l’opera di straordinaria potenza simbolica dello scultore inglese, la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente come rispetto di sé, la necessità collettiva di una rinascita possibile solo attraverso la conoscenza e la condivisione di esperienze tra persone di origini diverse ma partecipi di un unico sistema socio-culturale. Con questi temi l’Associazione Isola Quassùd di Catania, attiva dal 2004, ha vinto per la seconda volta il bando “MigrArti” del Ministero per i beni e le attività culturali per il 2017, undicesima in una graduatoria che ha visto oltre 160 partecipanti da tutta Italia e che ha premiato solo i primi 36. Unica realtà in Sicilia orientale. Con il progetto Pro/fundus-storie di un altro mondo, già partito il 4 aprile nelle scuole, e che andrà avanti sino alla metà di luglio, Isola Quassùd continua la sua opera più che decennale “mettendo al centro delle proprie iniziative i giovani stranieri residenti in Italia, stimolandone creatività e capacità espressive, creando i presupposti necessari a un riconoscimento di sé e delle proprie identità culturali, elementi indispensabili per favorire lo scambio tra civiltà e la conoscenza delle culture altre”, come spiega l’animatrice dell’associazione, la regista e attrice Emanuela Pistone, che del progetto Pro/fundus- storie di un altro mondo è deatrice e direttrice artistica. Il progetto premiato dal Mibact è suddiviso in più aree di attività: una serie di incontri tenuti dalla stessa Pistone e Alessandro Cento (biologo marino) in scuole e comunità per migranti, che hanno come tema l’educazione ambientale e la funzione dell’arte, e un concorso di idee per gli stdenti; “I racconti del tè: miti del mare e altre storie” incontri aperti al pubblico basati sulla narrazione di storie appartenenti a culture diverse e sulla condivisione dei rituali del tè e del caffè con Mustfa Abdelkarim, Karim Alishai e i ragazzi della Liquid Company; un laboratorio di narrazione condotto da Emanuela Pistone con diverse collaborazioni di artisti e operatori interculturali (Nawal Soufi, Sergio Fiorentino, Ramzi Harrabi, Luca Zarbano, Marta Blandini); due workshop teatrali, con prove aperte al pubblico, condotti da Christian Di Domenico e Mamela Nyamza; un laboratorio di scenografia e del riuso condotto da Elisabetta Censabella; una giornata di studio sui temi delle migrazioni e dell’integrazione. A fine giugno lo spettacolo “Blue-profundus” in cui saranno in scena i protagonisti della Liquid Company insieme ad artisti di fama nazionale come Andrea Beneventano (pianista jazz), e Luca Zarbano (percussionista) sotto la direzione della stessa Emanuela Pistone e di Mamela Nyamza, artista sudafricana di fama internazionale, giunte alla seconda collaborazione grazie a MigrArti. Il progetto si concluderà a metà luglio, presso l’Osservatorio Astronomico Serralanave sull’Etna. Mercoledì 12 aprile dalle ore 17,30, alla ciclofficina “Opificio Zeronove” di Via Opificio a San Berillo, uno degli appuntamenti di apertura del progetto vincitore di “MigrArti”. Altri appuntamenti da aprile a luglio. Partner ufficiali dell’Associazione Isola Quassùd per il progetto “MigrArti”: Comune di Pedara, Assessorato alla Pubblica Istruzione; Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Studi Umanistici; “I Girasoli” ONLUS (Mazzarino); Associazione “International Students Coordination” (Sr).

Info: 095-534366 e 366 1176323 (lun-ven ore 10-18)

email: isolaquassud@gmail.com

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Proiezione del film “Per un figlio” di Suranga Katugampala

 

A3_Catania“Un film che segna una data importante nella storia del cinema italiano” secondo il giudizio di Goffredo Fofi. Per un Figlio, scritto e diretto dall’italo-srilankese Suranga D. Katugampala prodotto da Gina Films e distribuito da Antonio Augugliaro, già regista dell’apprezzato Io sto con la sposa, mette in primo piano il tema del confronto fra culture raccontando il difficile dialogo tra una donna srilankese che lavora in Italia e il figlio adolescente, espressione di una nuova generazione.

Giovedì 6 aprile alle 19.30 al Cinema multisala Paradiso Recupero di Via Duca degli Abruzzi 69 a Catania, alla presenza del regista e del distributore, l’associazione Isola Quassùd, con la collaborazione di Agata Ronsivalle, organizza un momento di confronto prima e dopo la proiezione. Introduce Emanuela Pistone regista teatrale e presidente di Isola Quassùd, e coordina l’incontro Alessandro De Filippo docente di Storia e critica del cinema ed Estetica del cinema presso l’Università degli Studi di Catania. Parteciperanno all’incontro le associazioni straniere e le organizzazioni presenti nel territorio.

Per un Figlio è stato realizzato anche grazie al supporto del Premio Mutti – AMM, che da anni rivolge la propria attenzione ai registi migranti attivi in Italia ed uscirà al cinema il 30 marzo. Il film è il primo lungometraggio di un cineasta figlio di immigrati srilankesi che mette insieme elementi e valori della propria cultura di origine con quelli della cultura italiana, paese nel quale l’autore è cresciuto e ha studiato. Il film è anche il primo esempio di uno sguardo cinematografico di un autore di “seconda generazione”.

Per un figlio” è girato a Verona dove Suranga D. Katugampala è cresciuto e vive. Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.

Nel film Sunita è interpretata da Kaushalya Fernando, una delle più grandi attrici dello Sri Lanka (Caméra d’Or a Cannes 2005 con il film La terre abandonnée), il giovane protagonista Julian Wijesekara nel ruolo del figlio, qui è alla sua prima prova da attore.

A proposito del film dice Suranga D. Katugampalal’unica cosa certa era l’urgenza di raccontare, di dire “noi ci siamo”, “le nostre storie sono anche le vostre storie, le storie di un mondo comune. E’ nato un film minimalista – spiega – Il sogno di un cinema semplice si stava realizzando mentre noi cavalcavamo l’onda felice di raccontare la nostra storia. Abbiamo unito le forze, affrontato mille problemi, srilankesi ed italiani, perché era la storia di ognuno di noi”.

 I primi flussi migratori dallo Sri Lanka verso l’Europa sono avvenuti intorno agli anni 70, verso l’Italia all’inizio degli anni 90. Da allora sono passati molti anni. Parole come colf, badante, immigrazione, integrazione, razzismo ci hanno accompagnati in questo tempo. Chi parte dal proprio paese di origine affronta uno sradicamento socio-culturale ma si trova anche davanti alla possibilità di un altro radicamento.

E intanto nascono i figli o i figli si ricongiungono alle madri, come capita a Sunita. I figli crescono in un Paese che iniziano a sentire loro mentre i genitori lo vivono come un luogo, solo e per sempre, di passaggio. Questo è ciò che ci racconta il film.

Per un figlio” è stato scritto da Suranga D. Katugampala e da Aravinda Wanninayaka, è stato prodotto e distribuito da Gina Films di Antonio Augugliaro – regista di “Io Sto con la Sposa”. In collaborazione con Gianluca Arcopinto, Cineteca di Bologna, Kalà Studio, Archivio Memorie Migranti, Amici di Giana. Il film ha vinto nel 2016 il premio della giuria al Pesaro Film Festival. Nel 2017 è stato selezionato al Dhaka International Film Festival e al Tallinn Black Night Film Festival. Nel cast anche Louis Shirantha Fernando e Isabella Dilavello.

 

Isola Quassùd Home Restaurant 2017

 

 

 

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Tra le numerose e varie attività che distinguono l’operato di Isola Quassùd, anche quest’anno gli incontri settimanali di Home Restaurant stanno raccogliendo numerosi consensi, sia da parte di chi ci segue ormai da anni, sia per i nuovi soci. Decidere di partecipare alle nostre cene significa non solo sostenere un grande progetto di integrazione, crescita professionale e lavorativa ma significa anche conoscere la bellezza di culture diverse dalla nostra, confrontarsi, ascoltare le storie dei ragazzi della Liquid Company e scorgere nei loro occhi la voglia di realizzare un sogno. 2Abbiamo iniziato a febbraio con gli squisiti piatti gambiani del cuoco Abdoulie per passare alla cucina eritrea delle cuoche Elsa&Haregu, colonne portanti del nostro Home Restaurant. Lo staff è composto da Mithat, egiziano, Alpha, gambiano, Abdoulie, gambiano e Stefania, siciliana! Il tutto è coordinato dalla presidente dell’associazione, nonchè regista e direttrice della Liquid Company, Emanuela Pistone. Vi aspettiamo tutti i venerdì fino a maggio per partecipare ad una delle nostre cene!

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“I Have a Dream”, spettacolo finale

“I Have a Dream – Studio per la rappresentazione di un sogno” è andato in scena il 29 – 30 – 31 Luglio al Teatro Machiavelli di Catania realizzando un sold-out al botteghino in tutte tre le repliche. Lo spettacolo ha concluso il progetto “Life Is Beautiful Project” che l’Associazione Isola Quassùd ha condotto per quattro mesi con spettacoli, workshop, percorsi enogastronomici, nell’ambito del grande progetto “MigrArti” promosso e finanziato dal Ministero per i beni culturali e il turismo MiBACT. Qui di seguito alcuni scatti delle tre serate.

 

“L’arte del racconto”, il secondo workshop intensivo di “Life Is Beautiful Project” condotto da Christian Di Domenico

 

“L’arte del racconto” è stato il secondo workshop all’interno di “Life Is Beautiful Project”, progetto vincitore del bando MigrArti 2016, del MiBACT. Il workshop è stato condotto da Christian Di Domenico dal 27 al 30 Giugno 2016, presso il teatro Machiavelli di Catania.

Christian004 Di Domenico attore e pedagogo; Master for Teaching alla European Association for Theatre Culture abilitato all’insegnamento del metodo teatrale del Maestro russo Jurij Alschitz; attore in teatro con Jerzy Sthur, Gabriele Vacis, Elio De Capitani, Marco Baliani; al cinema con Giuseppe Bertolucci, Antonio Albanese, Giuseppe Battiston; autore regista e interprete di ‘U parrinu. La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia; Nel mare ci sono i coccodrilli su Enayatollah Akbari dall’omonimo racconto di Fabio Geda.

Durante i quattro giorni di workshop Christian ha lavorato su dinamiche e tecniche del racconto raccogliendo storie personali, esperienze, sogni e ambizioni degli allievi.

Alla fine del workshop a scopo dimostrativo è andato in scena “Nel mare ci sono i coccodrilli”, lo spettacolo di Christian Di Domenico sulla vera storia di Enayatollah Akbari.

Alcune immagini del workshop intensivo e dello spettacolo di Christian.

 

 

Intersezioni Africane

13241365_1150748144975249_1777108583907944461_nTre puntate per approfondire la conoscenza dell’Africa e dare voce agli africani attraverso notizie di attualità e approfondimenti con rubriche musicali e letterarie. Com’è veramente l’Africa per chi ci vive? Quali titoli si trovano sui giornali africani?

All’interno di “Life Is Beautiful Project“, progetto vincitore del bando MigrArti 2016, Isola Quassùd ha realizzato in collaborazione con l’Università di Catania Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e Co.SM.ICA la prima trasmissione radiofonica interamente dedicata alla cultura africana e in particolare a due paesi: Senegal e Sudan.

Per la parte universitaria, il Centro per gli Studi sul Mondo Islamico Contemporaneo e l’Africa (CoSMICA) dell’Università di Catania ha proposto per l’anno accademico 2015-16 l’attivazione di un laboratorio durante il mese di Aprile dal titolo Conoscere l’Africa contemporanea: rassegna stampa, musica e radio.

Il corso si è articolato in lezioni comuni e gruppi di lavoro suddivisi per paese (Senegal e Sudan).  Durante la prima fase dei laboratori  è stata analizzata la stampa online dei paesi africani prescelti e sono stati forniti gli elementi di base su come strutturare una rassegna stampa e un radiogiornale. Nella seconda ed ultima parte gli studenti sono intervenuti nelle dirette di Radio Zammù,  in onda nei giorni 12, 19 e 31 Maggio.

L’approfondimento musicale, culturale e letterario della trasmissione è stato a cura dei ragazzi di Isola Quassùd, diretti da Emanuela Pistone. In particolare, protagonisti di queste prime tre puntate sono stati il senegalese Diallo Boubacar e i sudanesi Nosiba Hider e Mustapha Abdelkarim, con la partecipazione speciale dell’attore ivoriano Rufin Doh Zeyenouin.

L’iniziativa si concluderà con la Conferenza dell’Associazione per gli Studi Africani in Italia (ASAI) ospitata a Catania dal 22 al 24 Settembre 2016, ma si prevedono almeno altre tre nuove puntate di “Intersezioni Africane” dopo la pausa estiva.

Ecco i link per riascoltare le tre puntate di “Intersezioni Africane”, 12-19-31 Maggio 2016:

Prima puntata:         http://www.radiozammu.it/intersezioni-africane-prima-puntata.htm

Seconda puntata:     http://www.radiozammu.it/intersezioni-africane-seconda-puntata.htm

Terza puntata:        http://www.radiozammu.it/intersezioni-africane-terza-puntata.htm

 

 

Alcune immagini delle prime tre puntate e del backstage di “Intersezioni Africane”.